Al Festival di Sanremo del 2020, Tecla si aggiudicava il secondo posto nella categoria nuova proposte, dietro Leo Gassman, con 8 Marzo. Il brano, vincitore anche del premio Jannacci e di quello della sala stampa Lucio Dalla, porta la firma di Piero Romitelli, Emilio Munda, Rory Di Benedetto, Rosario Canale e Marco Vito.
Proprio Marco Vito, cantante che da anni lavora con Riccardo Cocciante, protagonista nella sua opera popolare Giulietta e Romeo e più recentemente direttore d’orchestra del noto programma tv Amici di Maria De Filippi, ha deciso di reinterpretare oggi quella canzone che lo aveva portato da autore sul palco dell’Ariston.
“Durante la scrittura e la produzione di 8 marzo – racconta Marco – abbiamo lavorato a diverse versioni e l’arrangiamento sinfonico costruito da Paolo Valli, musicista di talento e figlio d’arte del grande Celso, nonostante non fu poi usato per la pubblicazione e per il festival, rimane quello che avevo preferito. Tenerlo chiuso in un cassetto non gli dava il giusto merito”.
Per questo, Rusty records, editore del brano, e Marco Vito hanno deciso di pubblicare una nuova versione sinfonica del brano recuperandone quella versione e l’originaria natura. Ricantare un brano con questo significato con una voce maschile aggiunge un messaggio importante al testo già denso di 8 Marzo: non esistono generi quando si tratta di temi così importanti, ed è un dovere di ognuno di noi continuare ad affermare, cantare, urlare che “la violenza non ha giustificazione”.
8 Marzo – versione sinfonica, è fuori su tutte le piattaforme e gli stores digitali.